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Dal naufragio di Europa. Scritti scelti 1909-1965. Introduzione di Giorgio Agamben. Venezia: Neri Pozza, 2016. ISBN 978-88545-0961-0
Questa ampia antologia degli scritti in prosa di Ezra Pound è la sola che l’autore abbia fatto in tempo ad autorizzare tre mesi prima della morte. Che tratti di poesia, di religione o di economia, la sua voce parla «dal naufragio di Europa», dalla «terra devastata» della cultura occidentale, che forse nessuno come lui ha attraversato con assoluta lucidità e altrettanto assoluta visionarietà. Solo Pound – ha detto una volta Eliot – è capace di vedere tutte le figure del passato come contemporanee: Omero e Cavalcanti, Dante e Mussolini, Mani e Browning, Persefone e Woodrow Wilson, Confucio e Arnaut Daniel sono per lui ugualmente vivi e ugualmente significanti. Per questo l’ABC dell’economia non è meno importante dei principi dell’arte della poesia e la critica, tuttora attuale, del sistema bancario, «che strozza i popoli attraverso la moneta», va di pari passo in queste pagine con una limpida introduzione agli assiomi della religione e della filosofia. Che il poeta che aveva percepito con più acutezza la crisi della cultura moderna abbia dedicato un numero impressionante di opuscoli alla critica della «denarolatria» e dell’usura è, in questo senso, perfettamente coerente. «Gli artisti sono le antenne della specie. Gli effetti del male sociale si manifestano innanzitutto nelle arti. La maggior parte dei mali sociali sono alla loro radice economici».
This comprehensive anthology of Ezra Pound’s prose writing is the only one that Pound was able to authorize three months before his death. Whether it is about poetry, religion or economy, his voice speaks of the “wreckage of Europe,” the "devastated earth" of Western culture which no one traversed quite like him, with absolute lucidity and absolute vision. Only Pound - Eliot said once - is able to see all the figures of the past as contemporary: Homer and Cavalcanti, Dante and Mussolini, Mani and Browning, Persephone and Woodrow Wilson, Confucius and Arnaut Daniel are for him equally alive and significant. This why The ABC of Economics is no less important than the principles of the art of poetry and the still valid criticism of the banking system “which strangles peoples through money” goes together in these pages with a limpid introduction to the axioms of religion and philosophy. It makes perfect sense that the poet who had perceived with such acuteness the crises of modern culture dedicated an impressive number of short works to the critique of money-worship and usury. “The artists are the antennae of the race. The effects of social evil are manifested first of all in the arts; the greater part of social evils are at the root economic.”
This is a translation into Italian of William Cookson's volume, Ezra Pound Selected Prose 1909-1965.
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